I rapporti umani difficilmente restano a lungo ideali, anche nelle migliori condizioni. La relazione a due è complessa, richiede impegno, pazienza e fatica per gestire e sopportare le tante pressioni interne ed esterne. Nel ciclo di vita della coppia, i momenti di crisi che possono destabilizzare l’equilibrio, sono molti. Ed è proprio in questi momenti che la presenza di un “terzo” nella dinamica a due può essere altamente disturbante. Questo “terzo” che può insinuarsi nella relazione però, non sempre è rappresentato da una persona (anche detta “amante”). Ogni volta che il coinvolgimento di un terzo invade lo spazio del Noi, dell’intimità e complicità di coppia, possiamo già parlare di tradimento.

Quindi.. quali tipologie di tradimento possono esserci in una coppia?

L’amante

L’amante, una volta scoperto, produce una delle ferite più dolorose per il partner tradito, perché infrange l’intimità di coppia distruggendo in un attimo uno degli elementi essenziali del legame di coppia: la fiducia. Spesso il partner tradito si trova a non riconoscere più l’altra persona, a non capire come possa aver fatto una cosa del genere. Se l’umiliazione (perché di umiliazione si tratta) colpisce una persona con bassa autostima, il tradimento è qualcosa che è in grado di distruggere l’immagine che ha di sé stesso. In questi casi spesso per il partner tradito è molto difficile provare a riflettere su quali disfunzionalità di coppia possano aver portato l’altro partner a tradire e analizzarne i significati, mentre risulta più semplice colpevolizzare il partner o il terzo (l’amante). Non sempre la coppia riesce a superare la profonda rottura provocata da una relazione extraconiugale, perché questa produce una cicatrice che resterà per sempre sensibile. Tuttavia, se ci sono solidi sentimenti di affetto e la relazione coniugale è sufficientemente stabile, è possibile utilizzare la crisi come risorsa per costruire nuove capacità relazionali e considerare il tradimento come un “incidente di percorso” dopo cui si può passare oltre e rilanciare la coppia.

 

 

 

Il figlio 

L’arrivo di un figlio è il primo evento che destabilizza il legame di coppia e trasforma lo spazio del Noi. In questo momento la coppia deve attraversare molte difficoltà e momenti critici che mettono a dura prova il legame e l’alleanza e non tutte le coppie riescono a gestire al meglio questa fase. Nella coppia armonica il figlio può rappresentare il consolidamento dell’unione tra i due partner. Nella coppia sbilanciata invece il bambino può diventare l’amante per eccellenza (sia della madre che eventualmente del padre), insinuandosi nel rapporto di coppia come elemento disturbante.

La famiglia di origine

Nelle coppie i membri della famiglia di origine di uno dei due partner possono rappresentare uno degli elementi di disturbo più insidiosi. Può capitare che uno dei due partner, ancora molto invischiato e non separato dalla famiglia di origine, non si renda conto della mancanza di confini tra la coppia e la famiglia e che questo destabilizzi fortemente la forza del Noi e non renda possibile l’intimità di coppia. In questi casi quindi, la famiglia di origine può essere vissuta proprio come fosse un’amante che “porta via” l’altro. 

Il lavoro 

Per molti uomini e donne, il lavoro può simbolizzare spesso l’”amante legittimo”. E’ facile accettare che l’altro dedichi molto tempo al proprio lavoro dal momento che quest’ultimo è un mezzo molto importante per raggiungere la realizzazione personale, oggi universalmente riconosciuta come obiettivo fondamentale e primario di ogni individuo. In realtà, però, proprio il lavoro può diventare una forma di antidepressivo per curare le peggiori forme di insoddisfazione di coppia. Spesso in questi casi può avvenire che al tradimento legittimato, si risponda con un controtradimento reale o virtuale, bilanciando la situazione. 

Il tradimento di se stessi: l’autoinganno 

Il tradimento di se stessi è il più serio e pericoloso di tutti perché, una volta scoperto, può dar luogo ad un dolore profondo, molto simile a quello che si prova dopo un lutto devastante. Indossare una maschera per vivere quando non ci si sente degni di essere accettati per ciò che si è, è il peggior destino di un essere umano perché significa tradire profondamente se stessi. Il problema in questi casi è che il cambiamento fa molta più paura del restare prigionieri di uno stato di infelicità cronico con cui si è sviluppata nel tempo una grande familiarità.

Simile all’autoinganno è la relazione di malafede (Vella e Ruberto, 1980) in cui è la coppia che decide di essere insieme ciò che non si è, rinunciando ad una relazione basata su verità autentiche. In questi casi tendenzialmente i partner si proteggono l’un l’altro, non dicendo ciò che pensano realmente anche per paura di rimanere soli. A volte il rimanere soli con noi stessi può spaventarci molto, perché ci costringe a chiederci chi siamo. 

Se siete una coppia o un singolo e state affrontando una crisi, prenotate una prima consulenza gratuita, ne parleremo insieme.