La nascita del primo figlio, rende visibile l’unione tra due persone e trasforma la coppia in famiglia. In questa fase, un nuovo legame entra a far parte delle due famiglie (quelle di origine di mamma e papà). Avviene un passaggio da coppia coniugale a coppia genitoriale: un passaggio evolutivo denso e complesso per tutti i componenti della famiglia.

Avvengono una serie di trasformazioni nella coppia coniugale.  Il compito del padre in questo momento è massimo: dovrà riuscire a tenere la giusta vicinanza con il legame mamma/bambino, tutelandone la fisiologica simbioticità in certe fasi e favorendone il distacco quando sarà il momento. Dovrà essere di supporto alla madre, che per i primi periodi sarà totalmente assorbita dai bisogni del nuovo nato. In una seconda fase però il padre avrà il delicato compito di essere “il terzo che separa”, ovvero il “terzo” che si immette nella relazione “ a due” mamma-bambino e prende il proprio ruolo di padre del bambino e riprende il suo ruolo di compagno della madre. Questa fase è estremamente delicata e comporta difficoltà e sfide per tutta la famiglia. E’ proprio il buon esito di questa fase però, che favorisce una sana ripresa della relazione di coppia e l’adattabilità dei legami tra i genitori e il figlio. 

I genitori in questa fase inoltre passano dall’essere solo figli all’essere anche genitori: si instaureranno quindi una serie di dinamiche emotive personali, a seconda di quali relazioni affettive sono state sperimentate nelle rispettive famiglie di origine. Andranno rimodellate ed adattate anche le relazioni con le famiglie d’origjne (e quindi con i genitori diventati ora nonni), per costruire una nuova relazione paritaria e per costruire dei buoni confini.

Cosa può “andare storto” in questa fase?

-La coppia coniugale non riesce a fare il passaggio a coppia genitoriale

-La coppia da coniugale si trasforma in maniera rigida in coppia genitoriale “esclusiva”, dimenticando le necessità della coppia coniugale

  • Avviene un irrigidimento della relazione simbiotica mamma/bambino con conseguente esclusione della figura paterna.
  • Non si riescono a stabilire dei confini con le famiglie di origine che entrano “troppo” nella famiglia e disturbano le delicate dinamiche dei genitori e della coppia.
  • Eccessive aspettative verso il figlio, con conseguente senso di frustrazione da parte dei genitori.

Se state attraversando questa fase e sono emerse delle fisiologiche criticità e/o necessitate di un aiuto per comprendere e gestire meglio questo momento delicato, contattatemi per una prima consulenza gratuita.